31/08/10

Cosa fa?

Stamattina una donna si è svegliata nel suo letto a causa del continuo sgambettare della sua figlia più piccola, di due mesi e mezzo, distesa accanto a lei. Pochi centimetri più in la, nello stesso letto, dorme la figlia più grande, di quattro anni e otto mesi.
La donna guarda l'orologio e le viene da piangere: l'orario è quello "limite". Trattenendo il respiro si volta sul fianco, scopre il seno e lo porge alla neonata, pregando tutti gli dei e le dee dell'universo che si riaddormenti velocemente, prima che suonino le campane della chiesa vicina.
Ma in tutto l'universo non esiste un solo mezzodio disposto ad aiutarla, e le campane suonano, svegliando la figlia più grande.
"Ma buongiorno!" esclama la bambina che ha una straordinaria capacità di svegliarsi ed essere subito attiva ed energica (caratteristica non ereditata dalla madre).
"Sssst..." ci prova la donna "E' ancora presto... possiamo riaddormentarci..."
"Ma ormai hanno suonato le campane e mia sorella è sveglia!" insiste la bambina, in tono ancora più deciso, sbaciucchiando e sommergendo di carezze la neonata che la svegliano del tutto.

Sono appena le 7 del mattino e la donna si guarda allo specchio. Ha sonno, ha una casa in sfacelo, ha due bambine da accudire che si intrattengono a vicenda sul letto.
Davanti a se vede due possibilità:

1) Lasciarsi inghiottire dalla penosa routine quotidiana, che la vedrà ancora in pigiama a mezzogiorno dopo aver passato tutta la mattina a cercare di far dormire la neonata cullandola con le braccia, mentre cerca di mettere un po' d'ordine in giro usando le gambe e i piedi e col cervello cerca di non sottrarre attenzioni alla figlia maggiore.
2) Limitarsi all'igiene personale suo e delle bambine, uscire con un pretesto e trascorrere tutta la mattina al centro commerciale in città, portando la neonata nella fascia e la bambina nel carrello, così da essere sicura di potersi muovere serenamente senza i pianti di nessuno nè il suo sempre vivo terrore di perdersi qualcuna delle sue figlie in luoghi pubblici affollati.

Secondo voi cosa decide di fare?
;-)

Milk-dress da cerimonia, by Lucy Haute Couture!

Sembrava impossibile, invece ce l'ho fatta!

Ecco qui l'abito da allattamento elegante, che sfoggerò al matrimonio di un amico, tra un paio di settimane.



Un semplice tubino nero in rasatello elasticizzato (che ci sarebbe bastato un giorno e mezzo a farlo, invece ci ho impiegato quasi due mesi) con le spalline apribili, fatte con due braccialetti appositamente smontati e rimontati all'uopo.





Inutile dire che sono super soddisfatta del risultato!

Juillet


Avevo dimenticato di postare il mio contributo per il kit che le crecettine palermitane hanno regalato ad una del gruppo, in occasione del suo cinquantesimo compleanno! Siccome Katia ama molto le famose casette di Maryse, noi abbiamo deciso di ricamargliele tutte, però la coperta se la dovrà cucire da sola, dato che è lei, nel gruppo, quella che è capace a farlo! :-P

27/08/10

Cento

Considerando che abbiamo finito il primo rotolo di veli monousi per i pannolini lavabili e volento stare in fiducia che gli strappi di ciascun rotolo sono 100, è quasi sicuro che abbiamo già usato almeno 100 pannolini lavabili (dico "almeno" perché ogni tanto il velo monouso me lo sono dimenticato, specie all'inizio).
100 pannolini in circa 3 settimane. Una media normalissima, forse anche più bassa della norma grazie al fatto che dall'inizio del mese di agosto Angelica ha cominciato a fare lunghe tirate notturne da 6-7 ore consecutive.

Facendo due calcoli... 100 pannolini, con una media di 18 cent a pannolino (prezzo d'offerta, ma d'altro canto io i pannolini li ho sempre comprati in offerta), fanno 18 euro.
Io ho speso circa 35 euro di materiale per cucirli, dunque siamo già a metà del riscatto. Tra altri 20 giorni cominceremo a guadagnare.
Son soddisfazioni! :-D

26/08/10

Comunque vecchi

"Mamma, ma secondo te papà non è vecchio?"
"In effetti me lo sono chiesto spesso, ma... infondo non ha ancora nemmeno 40 anni... no, non è troppo vecchio..."
"Però ha gli occhiali, e gli occhiali se li mettono i vecchi..."
"Ma non è vero. Gli occhiali se li mettono quelli che non ci vedono bene e non sono solo i vecchi.... tu pensa che ci sono anche dei bambini che usano gli occhiali...!"
"Si, ma sono bambini vecchi!"


25/08/10

Pappamolle

"Sara! Fermati! Sara! Ti ho detto di fermarti! SARA!!!"
- Ciaff ciaff ciaff - tre sculaccioni alla piccola Sara.

Corso pedonale della mia città. Una bambina di 3-4 anni scappa via da sua madre, avvicinandosi pericolosamente alla fine dell'area pedonale, oltre la quale passano diverse macchine. La madre cerca di richiamarla a voce ma la bambina la ignora, quindi la insegue e la sculaccia e sgrida.
Io passo accanto a loro proprio nel momento della punizione, ma ho visto tutta la scena da lontano.

Cosa avrei fatto io al posto della madre? Mi sarei arrabbiata altrettanto, se non di più. Forse non avrei usato la violenza, non la uso mai, perché - secondo me - quando un adulto ha bisogno di ricorrere alla violenza per educare un bambino, in realtà ha perso e l'unico messaggio che fa passare è che il bambino deve comportarsi bene per non ricevere più punizioni fisiche e non perché è giusto comportarsi bene.
Forse avrei gridato contro mia figlia ancora più forte di come ha fatto la mamma di Sara. Sara si è comportata male, ha disubbidito alla madre, ignorando il suo richiamo e facendo qualcosa di pericoloso. E' giusto che sia stata rimproverata.

Eppure...

Eppure, passandole accanto nel momento delle sculacciate, guardando il suo visino triste, umiliato e doloroso, con la bocca a cucchiaino, non ho potuto fare a meno di mettermi a piangere anch'io. Per strada. Senza ritegno. Spingendo in fretta il passeggino con Angelica dormiente.

Sono diventata una pappamolle.

24/08/10

La prima profanazione

Ieri mattina Angelica ha fatto la sua prima vaccinazione... Esavalente più pertosse-pneumococco... due punturine, una per ciascuna gamba, e via.

Come da manuale, nel tardo pomeriggio è arrivata la febbre. Non alta, non ha mai superato la soglia dei 38°, però, mischiata al malessere generale e al probabile indolenzimento delle gambine, ha fatto si che la piccina vivesse la sua prima profanazione.

Il suo culetto, ancora immacolato, ha accolto tra le sue morbidità la prima supposta di tachipirina.

E vabbè...

23/08/10

Rassegnazione materna

Stamattina, dal bagno, ho origliato il seguente breve dialogo tra sorelle:

"Io ti adoro!"
"Guuuuuuu..."
"Quando sarò adulta spero di avere una bambina come te!"
"Guuuuu guuuu...."
"E se invece mi viene un maschietto non ci fa niente..."
"Guuuuu..."
"...me lo tengo lo stesso."

Speriamo che continui così.

22/08/10

Il caffè

A me il caffè non piace. O per meglio dire, mi piace, ma solo se lo faccio io con la mia macchinetta, oppure al bar.
Il caffè della caffettiera tradizionale mi fa proprio nauseare.

Mi piace il caffè forte, fortissimo, che abbia un gusto concreto. Ovviamente che sia anche discretamente zuccherato. Bastano 3/4 di cucchiaino in una tazzina, non di più altrimenti diventa caramella, però ci vuole.

Io non bevo quasi mai il caffè così, fine a se stesso. Tranne al bar, appunto. Oppure a casa mia, ma raramente.

Per molto tempo prendevo il caffè nel latte, la mattina. Talvolta ci cenavo anche... Che goduria, nelle sere d'inverno, cenare con una gigantesca tazza di caffellatte col pane...! Era la tipica cena delle mie domeniche sera, almeno un paio di vite fa, quando andavamo in campagna dai nonni e stavamo a mangiucchiare e piluccare fino al tardo pomeriggio, per cui la sera non avevamo sufficiente fame da armare una vera cena, ma abbastanza da non andare a letto digiuni.

Quando è nata Matilde ho saltato il caffè nel latte per diversi mesi, perché credevo che fosse quello che le passava, poi, nel mio latte a tenerla sveglia. Poi, verso i 6-7 mesi, ho capito che a tenerla sveglia erano i suoi 23 cromosomi ereditati dal padre, per cui ho ripreso a prendere il caffellatte senza cambiementi significativi, come previsto.

Per Angelica, invece, già durante la gravidanza ho smesso di prendere il caffè, perché avevo molta nausea la mattina (per Matilde, invece, arrivava nel tardo pomeriggio - sera). Avevo bisogno di prendere qualcosa che avesse un sapore vero, forte e deciso. Ci volevano almeno due tazzine di caffè stretto in una tazza di latte, per renderlo congeniale, altrimenti mi sembrava un sapore "lavato".
Quindi sono passata all'orzo solubile, che è più facile da dosare. Basta aggiungere cucchiaio su cucchiaio, fino ad arrivare alla giusta forza del sapore...
Passata la nausea, ho continuato a usare l'orzo solubile, perché mi piace di più del caffè, anche se è tutta un'altra cosa.

Ormai l'unico caffè che prendo è quello del bar, ogni tanto, o più spesso quello del gelato. Ecco, il gelato al gusto caffè, invece, mi piace parecchio. Al contrario della granita o del caffè freddo, che mi fa lo stesso impatto del caffè della caffettiera... bleah!

Stamattina mio marito mi ha chiesto se riprenderò mai, un giorno, a mettere il caffè nel latte, invece dell'orzo.
Boh?
Magari prima o poi lo rifaccio, chissà. Nel frattempo sto bene così: due cucchiai d'orzo, un cucchiaino e mezzo di zucchero e almeno 400 ml di latte. :-)

17/08/10

L'abito da allattamento

Sembra la storia infinita, vero?
Ebbene... non è ancora pronto. Alla fine non siamo potuti andare alla festa per cui serviva perché Matilde stava ancora male dall'intervento, dunque non mi sono nemmeno impegnata più di tanto per finirlo.

Mentre Moon era qui abbiamo escogitato qualche metodo elegante di chiusura ma girovagando nei negozi non abbiamo trovato nessuna soluzione soddisfacente.

Nel frattempo, però, la parte sartoriale è quasi del tutto finita: aspetto solo che un'anima pia (mia madre o mia suocera) mi aiuti a prendere la misura dell'orlo e poi è fatta.
Spero anche di riuscire a trovare la chiusura ideale per le bretelline, preferibilmente entro il 18 settembre, visto che siamo di matrimonio e vorrei poterlo sfoggiare almeno in quell'occasione...

16/08/10

Cose che non vorresti mai vedere #15

Una macchia arancione e liquida sul lenzuolo, che parte dal pannolino di tua figlia neonata e si spande qua e là sul letto, il *tuo* letto sul quale l'hai appoggiata pochi minuti prima.

14/08/10

Partita...

Moonsweet è partita da poche ore e già sento la sua mancanza.

Sono stati 4 giorni intensi, sfiancanti, bellissimi.
Ho avuto il pretesto per rimettermi in movimento e rivedere alcune meraviglie della mia città, scarpinando fino al massacro dei talloni, come non facevo da tempo.
Ho avuto il pretesto per far preparare in casa dai miei le panelle.
Ho avuto il prestesto per qualche acquisto frivolo al mercatino.
Ho avuto il pretesto per riprendere in mano colla e tessuti, per pasticciare un po' e ottenere una mezza schifezza ben diversa dal risultato del tutorial originale.
Ho avuto il pretesto per farmi una scorpacciata di caponata che non accadeva da anni.
Ho avuto il pretesto per passare un pomeriggio dentro la Feltrinelli, sfogliando e commentando le illustrazioni classiche del Kamasutra.
Ho avuto il pretesto per spendere un mezzo patrimonio in prodotti cosmetici.
Ho avuto il pretesto per liberare un po' di spazio (poco poco) nell'antro delle stoffe.
Ho avuto il pretesto per cercare e trovare le forze per riemergere dalla mia quotidianità fatta di latte e pannolini, e prendermi una bella boccata d'aria di spensieratezza e divertimento, e vivere la bellissima e purtroppo rara esperienza di avere un'amica a stretto contatto per 4 giorni consecutivi.

L'unica nota negativa è che adesso tocca a me ritagliare tutte le figurine di Matilde, delle bambole di cartoncino e i rispettivi vestiti! :-D

10/08/10

Per come dovrebbe essere

"Comunque io devo farti i miei complimenti..."
"?"
"Per come ti comporti con tua figlia.... ti ascoltavo, quello che le dicevi... Io non so se tu hai studiato pedagogia... psicologia..."
"...no, ho studiato musica..."
"Ah... allora forse lo fai per istinto, perché ti viene naturale..."
"...ma che cosa?"
"Il tuo modo di essere mamma... ecco, ti ho osservato e tu fai la mamma proprio per come dovrebbe essere una mamma"
"?!"
"Davvero... complimenti... in giro se ne vedono di situazioni ignobili...!"

Mai nessuno, fino ad ora, mi aveva fatto i complimenti perché sono esattamente come dovrei essere...

07/08/10

Per fortuna

Sembrerebbe quasi che ne siamo fuori. Guardavo Matilde, poco fa, mentre mangiava (mooooooolto lentamente) il suo piatto di spaghetti al pomodoro, poi faceva la scarpetta col pane, infine scioglieva lentamente in bocca un pezzo di cioccolato. Non mi sembra vero di poterla rivedere così com'era prima dell'intervento.
Se ripenso ad una settimana fa, che non voleva mangiare e anche solo farle bere un sorso d'acqua era un'impresa, non mi sembra nemmeno che si tratti della stessa bambina.

Parla ancora come Luca Laurenti (l'otorino dice che lo farà ancora per un'altra settimana circa) e avverte una fitta alle orecchie quando deglutisce per la prima volta in un pasto ("Ma dopo che inghiotti ti fa meno male?" "Non tanto, è che poi mi abituo") ma senza dubbio va meglio, molto ma molto meglio.

Per fortuna.

06/08/10

Sorpresa di mezza estate

Una luna dolce ha deciso di transitare nel mio cielo e nella mia vita la prossima settimana.
Speriamo che alla fine non decida di scappare.

:-)

05/08/10

Due notizie sui lavabili

La prima è che i pannolini che avevo cucito per prova, all'inizio, (esattamente 7) sono di misura troppo piccola, dunque sono "persi". Posso contare solo su 10 pannolini e significa una lavatrice al giorno.

La seconda è che i pannolini si lavano in un'ora e mezza ed escono dalla lavatrice quasi asciutti.

Finora non mi posso lamentare, li ho usati anche di notte e non ci sono stati disastri. Ottimo, davvero ottimo! :-)

04/08/10

Per non adagiarsi...

'nzamaddio* le cose arrivano una per volta.
Ieri Matilde ha nagiato un po' di pasta con la salsa e a cena la pastina con il frullato di carne. Tutti belli felici e contenti ce ne andiamo a letto e, dandoci la buonanotte, le ho chiesto "Come ti senti?" e lei "Mi sto riprendendo".

Stamattina aveva 40 di febbre.
Non sono il tipo che si spaventa facilmente, va visto che una settimana fa c'è stato l'intervento, stamattina me la sono proprio fatta sotto.

La pediatra, però, ha detto che la febbre non *dovrebbe* avere a che fare con l'intervento, perché abbiamo scrupolosamente seguito la profilassi antibiotica, per cui *dovrebbe* essere un virus che ha approfittato del momento di debolezza e debilitazione fisica di Matilde per fare banchetto con le sue povere viscere.

Domani mattina abbiamo il controllo dall'otorino che l'ha operata e chiederemo conferma.
Certo, se domani mattina la dea protrettrice delle madri esauste volesse farmi la grazia di far svegliare Matilde completamente sfebbrata, le sarei molto, ma molto grata.

*'nzamaddio: non sia mai che

03/08/10

Otto anni

Otto anni fa, più o meno a quest'ora, Schroeder ed io ci baciavamo per la prima volta.

E' iniziata l'avventura coi lavabili!

Qualcuno pensa che sia un'idea folle metterci pure, in questo momento, il pensiero di lavare i pannolini, ma io sono ottimista. E' un periodaccio buio buio e sono convinta che se lo supero senza impazzire mi considererò invincibile.
Stamattina, dopo il cambio della notte, ho messo ad Angelica il primo pannolino lavabile di quelli cuciti da me.
Prima considerazione: sono enormi e ingombrantissimi. Le fanno il culone.
Seconda considerazione: sono ottimi.

Innanzi tutto le aperture (in vita e sulle cosce) aderiscono molto meglio di quelle dei pannolini usa&getta ma non stringono. Mi è capitato diverse volte di dover tamponare fuoriuscite di pipì (e anche di pupù), invece oggi non mi è successo. Il grado di assormbenza, chiaramente, dipende dal tipo di imbottitura che si usa ed io ho fatto diversi modelli di assorbenti di spugna, a due, tre, quattro strati.

Ma la vera sorpresa è la cacca: non credevo che i famosi "veli raccogli pupù" funzionassero anche con quella liquida dei primi mesi... e invece ho dovuto ricredermi! Funzionano eccome!

Oggi, in tutta la giornata, ne ho usati 6, praticamente tanti quanti ne uso in media di usa&getta.

Ovviamente, ho anche iniziato ad usare le salviettine umide lavabili, fatte riciclando un lenzuolo di flanella. La mistura che ho usato per bagnarle è costituita da acqua, olio per neonati, detergente per il bagnetto e tea tree oil. Anche queste ottime: ne basta usa sola per pulire un culetto caccosissimo, mentre con quelle tradizionali ce ne volevano almeno due o tre.

Ho messo tutto dentro un secchio con acqua e bicarbonato (serve a non fare sviluppare i funghi) e domani metto la prima lavatrice!

Son proprio soddisfatta!

01/08/10

Pian pianino...

Va un po' meglio. Matilde ha perso un chilo ma finalmente, stasera, ha mangiato qualche cucchiaino di frullato di carne, patate, carote, cipolle e semolino.

E' una ripresa lentissima e le ricadute sono frequenti. Basta una goccia d'acqua di traverso che le viene la tosse, quindi mal di gola e mal d'orecchio e significa che per almeno un'ora non vuole sentire parlare di mangiare o bere nulla.

Lentamente ne usciremo...