02/02/15

Freddo

"Tu che ormai sei praticamente diventato il mio medico di base, che ne pensi del freddo patologico che sento da ottobre a maggio? Sai quante cose sto indossando? Maglia di cotone a maniche corte, maglia di cotone a maniche lunghe, maglioncino di lana leggero, maglioncino di lana pesante, guanti lunghi senza dita, giubbotto pesante... E in macchina ho comunque acceso il riscaldamento. Secondo te perché sento così freddo?"
"Perché il freddo ce l'hai dentro"
"È vero. Ho il cuore ghiacciato"
"No, non hai il cuore ghiacciato, è che semplicemente non c'è nessuno che te lo riscalda"
"Ma guarda che non è una cosa che è saltata fuori ora... Io sono così freddolosa da sempre. Lo ero anche quando ce l'avevo qualcuno che mi riscaldasse il cuore"
"Mmmmm... Sei sicura?"
"Che sono 36 anni che sono freddolosa? Certo che ne sono sicura"
"Che ci sia mai stato un momento nella tua vita in cui qualcuno si sia messo d'impegno a riscaldarti il cuore".

No. Non ne sono sicura, soprattutto perché non posso essere sicura degli intenti degli altri.
La vera domanda, però, doveva essere un'altra: sei sicura che ci sia mai stato un momento in cui tu saresti stata disposta ad accettare che qualcuno si mettesse d'impegno per scaldarti il cuore?

Ecco. La domanda corretta era questa. 
E la risposta è tanto dolorosa che non la voglio neppure dare.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Lo dico sempre io. La terapia aiuta non a superare il dolore, non a farti capire il perchè di ciò che accade, ma a farti scoprire te stessa fino all'antro più tetro e profondo. E fa un male cane.
Ma poi si rinasce. E si diventa migliori. Migliori per se stessi e quindi per gli altri.

LA Santa