12/03/13

Considerazione sul mio matrimonio

Ho capito che, nonostante tutto, le maleparti, le malerisposte, gli sfanculamenti più o meno espressi ed espliciti, fino a quando mio marito sarà capace di farmi ridere, facendo o dicendo qualcosa che trova la sua comicità nel nostro substrato di vissuto intimo e privato, ironizzando sulle mie debolezze e i suoi difetti, allora la nostra unione sarà salva, e non potrei desiderare di invecchiare con nessun altro al mio fianco. E non a caso giungo a questa conclusione proprio ora. Mia nonna materna, da alcuni giorni, si trova in ospedale, in bilico tra due mondi, e in queste ultime ore non ho potuto fare a meno di riflettere sulla sua figura di donna, sulle storie della sua giovinezza che mi ha raccontato, su certe confidenze e certi segreti che mi ha rivelato, su di sé e sul suo matrimonio.
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2 commenti:

poveromabello ha detto...

Forse in certi momenti sottovalutiamo la nostra esistenza, perché restringiamo il campo visivo su dei particolari che presi singolarmente non soddisfano i nostri desideri, ma osservata nella sua interezza, la nostra vita è unica e meravigliosa, e quando vite grandiose s’intrecciano, abbiamo la sensazione di un passato che non sarebbe potuto essere altrimenti, e un futuro che ne preserverà l’integrità, pur negli alti e bassi del quotidiano.
Un bacio alla nonnina.

Santarellina ha detto...

Come diventano straordinarie certe volte le cose che sembrano normali... !