05/03/13

Il seggio vacante

Un romanzo crudo, tremendo e orribilmente reale.
Una storia fatta di violenze domestiche e psicologiche, di adolescenti inquieti e ingestibili, di bambini maltrattati, mogli picchiate dai mariti, extracomunitari vittime di razzismo, prostitute e tossicodipendenti che non riescono a evitare che i servizi sociali tolgano loro i figli... Il tutto condito con il buonismo e l'ipocrisia della gente della piccola borghesia.
Un linguaggio duro, scurrile e vero.

Un romanzo che è lontano anni luce dai miei gusti. Un romanzo di più di 500 pagine che avevo pensato di interrompere già a pagina 30.
Perché sono andata avanti? Per l'autrice. Già, perché questo è il nuovo romanzo della Rowling, sì, quella di Harry Potter. Diciamo che dopo i 3/4 diventa un po' più avvincente e quanto meno si ha la curiosità di scoprire come va a finire. Poi la fine è il colpo di grazia. Roba da pentirsi di aver letto oltre pagina 30. Proprio da pianto disperato, perché queste sono cose che succedono davvero, purtroppo.

Ora, al di là di tutto, questa esperienza mi ha lasciato addosso due domande.
La prima: posso capire benissimo che non vuoi passare il resto della tua vita come "quella di Harry Potter", per quanto il maghetto occhialuto ti abbia risollevato propria da una situazione sociale simile a quella che hai descritto in questo romanzo... ma cavolo! Se proprio vuoi cambiare genere TOTALMENTE, almeno scrivi sotto pseudonimo. E' inevitabile che chi compra il "nuovo romanzo della Rowling" si aspetti un certo stile narrativo. Per carità, pure HP era una storia tremenda di un orfano affidato agli zii che lo hanno maltrattato per 11 anni, con il pazzo psicopatico che cercava di ucciderlo ecc, ma il tutto era narrato con la leggerezza delle fiabe. Qui, invece, il sangue c'è davvero. La droga c'è davvero, il sesso sporco, le parolacce, la cattiveria è tutta vera e cruda.

La seconda: ma quelli del Times, del Guardian e di tutti gli altri giornali che hanno scritto la recensione della quarta di copertina... l'hanno letto?? Tutti ne parlano come di "Una commedia divertente", "Un ritratto della società odierna narrato con leggerezza".... cioè... c'è un tizio che sfracella la testa di suo figlio di 13 anni sbattendogli in testa un ciocco del camino. C'è un bambino di 3 anni che assiste alle scene di sesso di sua madre che si prostituisce e le ripete all'asilo con le sue compagne. C'è una ragazzina che tutte le sere si provoca dei tagli "purificatori" sulle braccia. Divertente?
Finisce con il doppio funerale delle uniche due vere "vittime" di tutta la storia. Commedia? Bah.

Mi immedesimo in una zia che decide di regalarlo alla nipotina dodicenne "perché è il nuovo romanzo della Rowling", ha una copertina accattivante e recensioni in quarta di copertina incoraggianti. Povera ragazzina dodicenne!

Quindi, non regalatelo a chi ha amato Harry Potter.

2 commenti:

Kitchan ha detto...

Ad una ragazzina dodicenne io regalerei al massimo i primi due romanzi di Harry Potter, non certamente gli ultimi (che le regalerei 3-4 anni dopo).
Non ho ancora letto Il Seggio Vacante, aspetto l'edizione economica, ma credo che abbia fatto bene a cambiare così totalmente genere, per potersi poi dedicare ad una via di mezzo tra la crudezza che descrivi tu e la leggerezza della serie di Harry Potter.

Lucy ha detto...

Mah, guarda... io sinceramente sono rimasta delusa, non tanto dal romanzo, ma dalle aspettative che avevo e che non sono state corrette e reindirizzate dalla copertina, le recensioni in quarta ecc. Cioè a comprarlo sembra proprio un romanzo lieve e fiabesco, spiritoso e dissacrante... invece è tutt'altro.
Abitassimo vicine te lo presterei ;-)