30/03/17

La cavia

"Lucy, 'ndo te trovi?"
"A casa"
"In Sicilia, quindi?"
"Al momento sì"
"Me serve una cavia, te va?"
"Che mi metti le mani addosso mi va sempre, Gandalf, lo sai"
"Nun fa' la porcona e ci vediamo alle cinque"

Gandalf, il mio fraterno amico fisioterapista sta studiando osteopatia e ogni tanto gli serve un volontario per esercitarsi nella pratica.

"Rilassati e nun te move. Non te devi move, devi solo pensare di farlo, immaginarlo e basta"
"In che senso?"
"Tu fallo e basta. Pensa che te devi toccà era naso. Ma pensalo soltanto. Non muoverti. Tanto non ci riesci a prendermi in giro sul movimento, ti beccherei fin nel più impercettibile fremito"

Ora, io non ho alcuna competenza in materia, ma sono abbastanza sensibile ed "educata" alla percezione del corpo, delle reazioni e del flusso di energie.
Non so nulla di osteopatia, non so nulla dei meccanismi di trasmissione delle informazioni dal cervello agli arti, ma ieri ho vissuto sul mio stesso corpo la sorprendente scoperta di come sia possibile, per un osteopata bravo e adeguatamente addestrato, cogliere il "pensiero motorio", ossia la sola intenzione di muoversi, prima ancora che il movimento inizi.

"Ora facciamo al contrario. Io metto la mano qui, tu rilassati e dimmi cosa senti"

E fu così che Gandalf, ieri pomeriggio, mi ha trattato la cervicale tenendo la sua mano sotto il mio ginocchio. Rasentando la stregoneria.

Stamattina mi ha chiesto un feedback.
"Sono stata benissimo, non ho avuto mal di schiena nonostante i 50 minuti nel traffico per tornare a casa, e persino la mano mi ha dato molto meno fastidio del solito. Non so cosa tu mi abbia fatto, ma dobbiamo rifarlo di nuovo"

Ci sono volte e persone con le quali fare da cavia è solo tanto di guadagnato. :-D

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