La differenza è che, a volte, il meglio che possiamo non è sufficiente, o non è quello giusto o quello davvero utile.
Quando mi dicono che sono proprio una brava mamma, penso che ho entrambe le figlie in psicoterapia.
Non ho indovinato tutte le decisioni che ho preso nella mia vita, e molte di queste hanno lasciato dei solchi molto profondi nelle loro menti e nelle loro anime. Sono stata molto egoista, a volte, in nome di un ipotetico "buon esempio" da dare di autodeterminazione, di libertà e autonomia.
Le ho lasciate da sole a gestirsi la vita fin da quando erano piccole, perché io non c'ero, ero ad accudire figli di altri, invece di pensare alle mie, o comunque a "portare la pagnotta a casa". Non è stato e non è del tutto innocuo per loro, e i risultati si vedono.
Però, forse, una cosa me la devo riconoscere: essere una brava mamma, per me, è significato ammettere di aver fatto errori e aver avuto l'umiltà di non considerarmi una "brava mamma" in termini assoluti, ma di ricorrere all'aiuto di altri.
Ecco, la mia riflessione è questa: decidere di mandare le mie figlie in psicoterapia per farle aiutare a sciogliere i nodi che io ho creato nelle loro anime, questa à stata la mia migliore azione da mamma.
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