07/02/14

Giorno due

Abbiamo fatto il battesimo del sangue. Mentre le bambine giocavano sul letto, inspiegabilmente ad Angelica ha iniziato a sanguinare il naso. A parte le gocce sulle lenzuola e sui pigiami, in viso era diventata una maschera rossa. Spaventata si è messa a piangere e ovviamente il sangue ha iniziato a scorrere più abbondante. Lo ammetto: mi sono vista persa. So che le emorraggie dal naso sono tutta figura, ma non si riusciva a fermare. Le tenevo pezzi di carta igienica a tamponare, ma non avevo il tempo di mollare per prendere il ricambio che cominciava a sanguinare a fiumi, gocciolando dappertutto. Ho avuto un momento di panico, ho cominciato a vedere offuscato, le stelline tutto intorno e la nota sensazione di sudore freddo. Mi sono subito sdraiata sul pavimento sollevando le gambe. Io non svengo mai, però mi capitano momenti di mancamento. Non sapendo che fare ho chiesto a Matilde di telefonare a mia madre ma il telefono squillava a vuoto. Per fortuna mi sono ripresa, mi sono rialzata ed ho ricominciato a tamponare il sangue di Angelica  che nel frattempo aveva riempito tutto il lavandino. L'ho presa in braccio e ci siamo sedute insieme sul coperchio del water. Matilde si è occupata di disfare il letto dalle lenzuola sporche. Non sapevo che fare. Correre in ospedale per il sangue dal naso mi è sembrato paranoico, ma non accennava davveroa smettere. Ho chiesto se avesse battuto, una gomitata, un urto da qualche parte ma niente. Non ha sbattuto però mi ha detto che le faceva male la testa. La mia parte razionale mi tranquillizzava ponendola come conseguenza, ma il mio lato in preda al panico ha temuto fosse la causa.
Alla fine, poco a poco, il sangue ha smesso di uscire. Delicatamente le ho pulito il viso, le mani, le ho cambiato il pigiama e Matilde (santa bambina!) mi ha aiutato a mettere le lenzuola pulite.
Angelica era pallida e infreddolita e le ho messo un plaid aggiuntivo. Ora dormono entrambe. Angelica, poco a poco, ha anche liberato la narice occlusa dal sangue residuo e ora la sento che respira tranquilla.
Dire che mi sono spaventata è un eufemismo. Posso dire soltanto che per fortuna che c'è Matilde, che pur non essendo adulta sarebbe in grado di telefonare e chiedere aiuto se ce me fosse bisogno. Però mi sono sentita sola. Per un istante mi sono sentita sola e disperata.
Dovrò farci l'abitudine, mi sa.

5 commenti:

dolcezzedimamma ha detto...

Ce la farete. Ce la farai.

Anonimo ha detto...

Devi darmi il numero di tua madre.... è semplici scrivere aiuto su whatsapp e ci vuole ancor meno a chiamare tua madre....

LA Santa

Trasparelena ha detto...

Ora faccio la domanda scema. Ma il papà delle tue figlie non lo potevi chiamare? Che voi vi siete lasciati ma le figlie sono ancora anche sue, no?

Lucy ha detto...

Lui vive a 20 km da noi ora, ed è a piedi perché la macchina è rimasta a me.

Comunque se sono sopravvissuta a questo, posso sopravvivere a ogni cosa.

RobyGiup ha detto...

Matilde è meravigliosa!
Ce la farete, lo so, insieme ce la farete.