21/05/20

E' difficile

E' difficile ripartire. Ci provo, ci sto provando, ma come si vede anche dallo stato di abbandono di questo blog, non ci sto riuscendo.

E' il lavoro il mio incubo peggiore.

Mi ritrovavo in procinto di spiccare un salto dall'altra parte del burrone, vedevo l'altro lato lontano ma raggiungibile, sentivo che avrei potuto farcela, le gambe erano forti, tese, pronte a dare al massimo la loro potenza, e proprio un istante prima di farlo, di volare, mi hanno afferrato per la giacca e mi hanno detto di fermarmi e aspettare.
Tutta quell'energia compressa prima del rilascio è implosa. Mi sono afflosciata, come un pupazzo al quale tolgono l'imbottitura.

E il vero problema è che l'argomento "bambini" e collaterali, ossia il mio ambito di auspicato lavoro, naviga ancora in un marasma di caos e incertezza.
Il 21 febbraio scorso ero sicura che al prossimo settembre avrei potuto fare di lavoro soltanto l'insegnante di yoga per bambini.
Oggi mi ritrovo, ancora una volta, a spulciare gli annunci per babysitter, con una nausea che mi fa male, non solo professionalmente.

RIpartire, sì. Ma quando? E soprattutto, in che modo?

Vabbè, questo per dire, umore a parte, stiamo ancora tutti bene.

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