26/09/24

La voce interna

 Io ho una voce, cavernosa e intima, che ogni tanto ci tiene a manifestarsi e sussurrarmi al cuore. Alla bocca dello stomaco. Secondo me a volte parla anche con le mie ginocchia, altrimenti non piangerebbero così come, invece, fanno.

Credo che sia sempre lì, in realtà. Semplicemente se ne sta in silenzio, o a fischiettare con finta allegria e noncuranza. Sta in ascolto e aspetta. Aspetta il momento giusto, e quando arriva prende fiato e comincia a sussurrare.

Ma che stai facendo? Ma quanto sei scema. Ma che ti credevi di fare? Pensavi di poterci riuscire? Che scema, come hai potuto pensare di riuscirci, ma non ti vedi? Guardati. La più scema tra le sceme. Hai solo inopportuni grilli per la testa. Vuoi fare quella grande, quella brava, quella autodeterminata, quella autonoma e indipendente. Tzè. Non ne sei capace, e lo sai, lo sai da una vita. Sei solo scema e collezioni scemenze una dietro l'altra. Ma che ti credevi? Di poter davvero fare quello che sognavi di fare? Che scema. Hai solo deciso deliberatamente di rovinarti la vita. Che motivo avevi di mandare via di casa tuo marito? Dovevi tenertelo, altroché, dovevi startene lì al sicuro e sopportare, sopportare tutto, il non amore, l'anaffettività, l'infedeltà, tutto, ma almeno eri tranquilla, eri al sicuro. Adesso stai lì a disperarti, ma se restavi lì, zitta a sopportare, a quest'ora era tranquilla e serena con una vecchiaia magari mediocre ma sicura. La pensione ce l'avevi assicurata. Quella di tuo marito, ovvio, ma era sicura. Dovevi solo stare zitta e sopportare, invece no, ha voluto fare l'emancipata. Toh, eccoti l'emancipazione, che stai a contare i centesimi quando vai al supermercato.
Non ti piaceva più tuo marito? Va bene. Eri anche ancora giovane e piacente, e tutto sommato ci poteva anche stare un altro sbuffo audace, un'alzata d'ingegno interessante. E in fin dei conti sei stata fortunata. Eri stata fortunata. Ma scema come sei non lo hai capito, non hai saputa capire che grande fortuna avevi avuto a trovare l'altro, l'Ingegnere. Hai avuto una seconda possibilità, potevi stare con una gamba accavallata all'altra e dormire tra due cuscini di piume, e invece no, la scema. Non dovevi fare altro, ancora una volta, di stare zitta e sopportare, ma niente, sei così scema che non ci riesci proprio. E ora fai la disperata con l'ansia. Potevi vivere in una prigione dorata per il resto della vita, che ci voleva? Bisognava solo pazientare. Avevi trovato un uomo buono che si era accollato non solo te, ma persino le tue figlie, ma dove diamine lo trovavi un altro così? Ma tu no, scema come sei hai di nuovo mandato tutto all'aria. Stavi morendo, dicevi. Perché adesso sei forse viva? Ma ti vedi? Non dovevi fare altro che restare lì, ferma e immobile, e sopportare. E invece no, la solita scema di sempre ha voluto rovinare tutto, ribadire la sua capacità di farcela. Ma farcela a fare cosa? Scema che sei, a morire di fame? Ora ti fai venire l'angoscia quando il commercialista ti guarda con occhi di pietà e tu stai a dirti che non è colpa tua. Sì che lo è, invece! Avevi avuto un'altra occasione per passare una mediocre vecchiaia da benestante, lo sai che l'Ingegnere stravedeva per te, non ti ha mai fatto mancare niente e mai avrebbe smesso di farlo. Ma tu no, scema come sei, hai preferito lasciarlo. La libertà! Ha! La libertà! La libertà di che? Di non avere una prospettiva futura? La libertà di doverti adesso ammazzare di lavoro per arrivare a fine mese? E quando sarai vecchia, di cosa sarai libera? Di morire da barbona sotto un ponte? Scema che non sei altro. Sì, adesso respira, respira con le tue tecniche stupide per mantenere la calma e la consapevolezza.
Tanto questa sei: una scema. E lo resterai per sempre.

Io ho una voce, cavernosa e intima, che ogni tanto ci tiene a manifestarsi e sussurrarmi al cuore, alla bocca dello stomaco, alle ginocchia. Sceglie il momento in cui sono più vulnerabile, prende fiato e comincia a sussurrare. L'unico modo efficace che ho trovato per non sentirla è cantare a squarciagola. A volte funziona, qualche volta no. E' da un po' di giorni che è no.


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