La "sindrome dell'impostore" è quando pensi di non meritarti le cose che hai, quando vivi e dai il meglio di te sottostimandolo, credi di occupare un posto troppo in alto per quello che sei e che fai, e stai con la sensazione costante che prima o poi qualcuno se ne accorgerà. E poi saranno ca##i.
Ecco, io la sindrome dell'impostore non ce l'ho sul piano professionale, ché so benissimo che mi sono guadagnata e meritata ogni millimetro del percorso che ho fatto e che continuo a fare, studiando e sperimentando, sbagliando e correggendomi, provando e riprovando.
Sono una brava insegnante di yoga per bambini e anche per gli adulti, ho una formazione completa e varia che continuo a potenziare e ampliare.
Sono brava a gestire burocraticamente piccole strutture culturali e ricreative, so gestire i rapporti con le istituzioni, coi privati, coi fornitori e con i clienti. Persino con i condòmini ostili.
E' il mio cuore che non funziona più.
La sindrome dell'impostore io ce l'ho sul piano personale e sentimentale. Non penso di meritare l'amore che ricevo. Perché, nonostante io abbia una buona stima di me, non mi amo. Mi piaccio, ma non mi amo. In pratica mi friendzono da sola.
E nella teoria lo so che finché non sarò io la prima ad amarmi sarà impossibile riuscire a percepire l'amore degli altri, ma la teoria è una cosa, la pratica è un'altra.
Penso di non meritare l'amore che ricevo. E questa cosa mi sta avvelenando l'anima.
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