28/03/25

La trappola dell'ego

Ho sempre avuto la tendenza a strafare. 
E' una trappola dell'ego in cui sono incappata mille volte e delle quali mi sono resa conto solo dopo anni e anni e soltanto grazie alla pratica costante dello yoga e della meditazione. Non mi sono assolutamente immunizzata, il rischio sta sempre in agguato, mi ci ritrovo costantemente... l'unica differenza è che adesso, quando passa un po' di tempo in cui ci sguazzo beatamente e disperatamente, comincio ad accorgermene e - spesso - a rimediare, e per la prima volta, ieri, l'ho riconosciuta prima ancora che mi agguantasse e l'ho evitata.

Ho sempre avuto la tendenza a strafare perché sono stata cresciuta ed educata a questo: strafare. 
Niente era mai sufficiente, niente di quel che facevo era mai abbastanza, avrei sempre potuto fare di meglio se solo lo avessi voluto, e quindi la convinzione che la mia era pigrizia e cattiva volontà, con conseguente senso di colpa e di inadeguatezza.
A volte penso che anche il fatto di essere nata figlia femmina in una famiglia di soli maschi mi abbia svantaggiato ancora di più: partivo svantaggiata fin da subito, le aspettative su di me erano contemporaneamente astronomiche e insignificanti. Il messaggio che mi è arrivato fin da quando ho memoria è: devi fare sempre di più, ma tanto sarai sempre di meno.
Come se una giuria sadica si divertisse a vedermi ammazzare di fatica e di sforzi per poi liquidarmi con un 6.

Ora sono stanca. Ora lo so. Ora riconosco il meccanismo quando è in atto, e talvolta anche prima che si inneschi. 

Ho sempre avuto la tendenza a strafare, ora devo darmi una calmata.

27/03/25

Questo blog mi piace ancora

Ieri ho avuto un paio d'ore libere e le ho impiegate leggendo vecchi post di questo blog.
Devo ammettere che amo questo posto con sentimento sincero. E' davvero la mia autobiografia. Racconta più di 17 anni della mia vita, con tutte le sue meraviglie, le tragedie, i sorrisi, i dolori, le lacrime e i batticuore.
Ci sono raccontati aneddoti che non ricordavo nemmeno, pensieri che ormai non condivido nemmeno più, e tanta, tantissima me.

Sono proprio contenta di averlo ripreso in mano, sono proprio contenta di averlo preservato e salvato. Ci sono molti post e molte categorie che mi fanno provare stati d'animo spiacevoli, ma ce ne sono altri che sono una risata continua.

Ecco, lo volevo solo dire.

26/03/25

La magnolia è fiorita


La primavera è arrivata

 

25/03/25

Il gesto della mano sulla gamba

Quando sono stata seduta in macchina sul sedile passeggero accanto al mio fidanzato o marito, io gli ho sempre tenuto la mano sinistra poggiata sulla sua gamba destra.
Sempre.

Mi sono resa conto che è un gesto che mi è sempre venuto spontaneo e che ho sempre fatto.
Per forza di cose, è un gesto che non compio da più di 11 anni, da quando mi sono separata da Schroeder, perché l'Ingegnere non guidava e - a memoria - non credo di essere mai stata in macchina, sedile passeggero, con nessuno degli altri uomini con cui ho avuto storie e storielle dopo la separazione.

E' come se fosse il mio modo - boh - di affidarmi all'uomo, letteralmente "alla sua guida".

Stanotte ho sognato di farlo. Ero serena e spensierata e allora non mi sforzo nemmeno più di tanto ad interpretarne il significato; prendo per buona quella sensazione associata alla persona che guidava, e va bene così.

23/03/25

Partorire

Stanotte ho sognato di partorire.
Da qualche tempo ho smesso di sognare la maturità, o il rientro a scuola nel giorno di un compito in classe di matematica (che è stato il mio sogno ricorrente più frequente). Ora il mio incubo standard è diventato partorire.

E' proprio vero che si cresce sempre.

22/03/25

Il re della commedia proprio

"Ma quando te la puoi tenere la bambina per una settimana? La sua mamma è piemontese... un po' di sicilianità di vuole"

Io quest'uomo non lo sopporto più.
E' il padre di una bambina di 3 anni che fa yoga con me, e siccome anche lui è siciliano (non mi ricordo e non me ne frega di dove) crede di potersi prendere con me certe libertà "da paesani".
Il problema è che si crede divertente.

Purtroppo io devo almeno sorridere. Non rispondo, non dico nulla, anche perché se dovessi davvero rispondere gli direi una di quelle belle frasi che in quella sala solo lui e io possiamo capire, ma devo mantenermi sul neutrale-calmo.
Perché mi paga, ed ho bisogno che continui a farlo.

20/03/25

L'albero di magnolia

C'è un albero di magnolia nel cortile del condominio a fianco al mio.
E' del tipo di magnolia che prima fiorisce e poi mette le foglie. Non so come si chiami questa varietà, ma l'ho sempre trovata meravigliosa.
Torino è piena di questi alberi. Li vedi spogli e insignificanti per mesi e mesi, poi intorno a la seconda metà di febbraio cominciano a mettere delle piccole gemme, e tu ti aspetteresti che fossero le foglioline, invece col passare dei giorni e delle settimane crescono ma diventano bianche ed hanno l'aspetto di piccole uova all'insù.
A marzo diventa evidente che si tratti di boccioli di fiori: si ingrossano alla base e sfumano al rosa in punta.
Restano lì ancora un po', in attesa. A volte continuano solo a scurire e cambiare colore, diventando sempre più fucsia, o magari si rincicciottiscono un po'.
E quando, poi, sbocciano è uno spettacolo stupendo.

Nel ciclo vegetativo degli alberi, ho sempre amato quelli che prima fioriscono e poi mettono le foglie. Mi hanno sempre fatto immaginare che per loro la cosa più importante sia dimostrare al mondo intero che la bellezza ancora esiste; quella bellezza che torna a dopo il freddo e buio inverno a dirci che sì, c'è ancora speranza, c'è ancora gioia, c'è ancora meraviglia intorno a noi.

L'albero di magnolia nel cortiletto qui accanto non ha ancora aperto i suoi fiori. Ogni mattina è il mio appuntamento fisso del buongiorno, la seconda cosa che guardo quando mi alzo. Quando mi regalerà la sua fioritura sarà una giornata bellissima, me lo sento.

19/03/25

Le mutande gialle

Stasera ho sostituito la mia insegnante in una lezione di hatha yoga con 6 allievi a me quasi tutti sconosciuti.
La lezione è andata bene ma l'unico uomo in mezzo a 6 donne (comprendendo me) alla fine della lezione, tutto allegro e sorridente, si è cambiato in sala. E va bene che prima si è tolto la maglietta flexando gli addominali (come direbbero le mie figlie), ma a un certo punto si è tolto pure i pantaloncini per mettersi i jeans, restando disinvoltamente in mutande in mezzo a 6 donne.
C'è un comodo a grazioso spogliatoio, ma no, lui si è cambiato lì, davanti a tutte.
Evidentemente non riusciva a trattenersi dal mostrarci le sue mutande gialle.

Devo ricordarmi di diffidare dagli allievi sconosciuti.

17/03/25

Si può essere più felici di adesso?

Ho passato il fine settimana con il Capitano, da lui.
In realtà non siamo stati insieme nemmeno 24 ore, ma dico che sono stati due giorni di felicità. 
Io non lo so che cosa mi sta succedendo, se per davvero c'è un tempo per ogni cosa e il mio tempo "per l'amore" è arrivato solo adesso, dopo più di 46 anni, ma seriamente non riesco a credere che stia succedendo davvero, e in questo modo così sorprendente. 
Esattamente oggi sono 4 mesi dal "secondo primo bacio", ché un "primo primo bacio" non aveva avuto nessun seguito interessante, se non quello di dimostrarci che i tempi non erano ancora maturi, che anche solo a distanza di pochi altri mesi c'erano ancora evoluzioni da fare, scelte da prendere, decisioni e consapevolezze da maturare.
Sembra tutto così magico, nel senso proprio di irreale.

Ancora oggi, dopo 4 mesi, ridiamo e piangiamo, ci commuoviamo, ci confortiamo, ci amiamo e ci emozioniamo insieme, tenendoci per mano e con leggerezza.
In 4 mesi mai una volta ho desiderato andarmene, mi sono sentita fuori luogo, ho sentito il bisogno di scappare. In 4 mesi mi sono sentita sempre accettata e accolta per quel che sono.
Mi sento amata.
Mi sento felice.

13/03/25

Non ho più 9 anni

Durante la lezione di yoga fly kids, Maya, 9 anni:
"Maestra, guarda cosa so fare!", sale sull'amaca con entrambi i piedi, va in Baddha Konasana, esce in avanti con spalle e braccia, impugna l'amaca sopra le spalle e si inarca.
"Wow! Ma è fantastico! Non ci ho mai pensato! Aspetta che voglio provarlo pure io!", salgo sull'amaca con entrambi i piedi, vado in Baddha Konasana, esco in avanti con spalle e braccia, impugno l'amaca sopra le spalle, mi inarco e CRACK! Mi si spezza la schiena.

Promemoria: puoi anche essere insegnante di yoga per bambini, ma mai, MAI, potrai avere la loro stessa elasticità. Non più.