22/10/09

Bocciata all'asilo

"Signora, ma come dobbiamo fare con Matilde, che non vuole lavorare?"

Questa la doccia fredda di stamattina, al mio arrivo a scuola.
A quanto pare da qualche giorno Matilde si rifiuta categoricamente di colorare e, se la maestra insiste un poco, si mette a piangere.

Sembra il giochino della Settimana enigmistica: "Come fareste voi?"

Quello che ho fatto io è stato un calmo ma deciso cazziatone davanti alla maestra, ribadendo che il suo non è un comportamento corretto, perché a scuola lei ci va per lavorare e imparare e fare le cose insieme ai compagni; che se dice di arrivare a scuola troppo stanca di colorare perché ha già colorato a casa, allora io faccio sparire tutti i colori che ci sono a casa perché si colora *prima* a scuola, e *poi*, se restano tempo ed energie, a casa.

Per il resto delle attività, cantare, ballare, imparare le poesie e le filastrocche, invece lo fa senza problemi, l'unica cosa che non vuole fare sono quelle attività manuali, colorare, dipingere, ritagliare, incollare...

Più che vietarle di fare queste cose a casa finché la maestra non mi dirà che ha ripreso a farle in classe, che posso fare? Ogni consiglio sarà ben accetto.

9 commenti:

lauraricama ha detto...

Dato che sono una madre molto vicina ai figli, comprensiva e permissiva.... mi astengo dai consigli... Potrei dire anche che come madre-educatrice valgo pochissimo e sono sicura che la tua soluzione sia quella giusta ma, visto che ci siamo, tu nn hai consigli per risolvere invece il problema con mia figlia???

lucyvanpelt78 ha detto...

Laura, non mi aiuti così...

utente anonimo ha detto...

Ciao, sono slela, è la prima volta che scrivo ma è un po' che ti leggo molto volentieri!
Non mi è mai successo quello che scrivi per fortuna, ma ho avuto un'esperienza simile.
Mia figlia, l'anno prima della materna, si è rifiutata per un po' di tempo di disegnare o colorare su carta, lavagna o qualsiasi cosa, a casa ovviamente.
Credo che la cosa più sensata da fare sia non imporsi e lasciar scorrere il tempo.
Infatti il rifiuto è durato 1-2 mesi, non ricordo esattamente, e poi non si è più ripresentato.
La mia opinione (di mamma, non di educatrice, io non lo sono) è quella di lasciar correre appunto, e di lasciarla libera di fare ciò che vuole, anche a casa.
Quindi se a casa vuole colorare, che colori.

Santarellina ha detto...

ps. comunque è ovvio che fai bene a far vedere alla piccola che non approvi il suo comportamento e che "stai dalla parte della maestra"

lucyvanpelt78 ha detto...

La sua risposta è che è stanca di colorare, perché ha già colorato a casa.
In effetti, la mattina, lei passa il tempo in cui io mi lavo e mi vesto colorando.
Non vedo altra soluzione oltre l'impedirle di colorare a casa...
Credo anche io che in qualche modo pure la maestra debba trovare un compromesso e un equilibrio, ma è chiaro che io non posso ignorare il problema e devo far capire a mia figlia che il suo comportamento è scorretto. Oggi si rifiuta di colorare e tra due anni non vorrà fare i compiti.

Io non credo che a scuola "si annoi", perché partecipa comunque alle altre attività di gioco, è solo un rifiuto per le attività manuali.

Oggi, al ritorno da scuola, le ho fatto togliere tutti i colori e matite in giro e glieli ho fatti mettere in un sacco che le restituirò solo quando la maestra mi dirà che ha ripreso a lavorare in classe. Lei non ha fatto una piega e non so se è perché non ha "capito" la punizione oppure se proprio non gliene frega niente....
Credo che prima o poi mi chiederà di colorare a casa e allora forse capirà... forse... spero... che ne so... sigh....

utente anonimo ha detto...

Hai ragione a non cedere ma non farlo diventare un dramma.
E' giusto che capisca che a scuola si deve lavorare tutti secondo le indicazioni della maestra, ma il problema potrebbe essere anche nel tipo di lavoro che fanno....magari si annoia perchè è già una cosa che sa fare benissimo o viceversa riconosce di essere indietro rispetto agli altri e allora rinuncia per non essere giudicata...prova ad indagare e magari ti metti d'accordo con la maestra per sottoporre alla piccola lavori adatti al suo tipo di maturità. A casa cerca di sostituire le matite con un altro tipo di occupazione di modo che possa rilassarsi e distrarsi, e non dimenticare di dare un occhiata ai suoi disegni e ai colori che usa...Infine ricorda che spesso e volentieri anche le maestre sono esseri umani e anche loro possono sbagliare. Il piccolo ricominciò a frequentare volentieri l'asilo quando cambiò maestra (e i suoi disegni passarono dal total dark all'arcobaleno).
Stai serena e non ti stressare. Un abbraccio, Daniela

sillym ha detto...

Secondo me hai già preso la decisione giusta dandole quella punizione e facendole vedere che la maestra ha ragione...non sono tutte le mamme così. Spesso capita che difendano i figli sminuendo il ruolo dell'insegnante...vedrai che Matilde piano piano capirà...

moonsweet ha detto...

certo che anche tu!!
ma sai quanto pesa una matita?!??! povera la mia Matilde!! me la maltratti!!!

ovviamente scherzo! quello che hai fatto e sensato e lei riprenderà a colorare a scuola di certo! :)

MarinaPazienza ha detto...

 hai fatto bene a dare ragione alla maestra, come è anche vero che è fondamentalmente un problema della maestra.

dovete capire che problema ha con le attività manuali a scuola.

o la annoiano o non si sente in grado.

se reagisce col pianto forse è più la seconda, è insicura.

per il mio era così, davanti a certi compiti piangeva perché non aveva capito o non sapeva come farli BENE.

provate a indagare con tatto...