05/11/09

L'ombra del vento

Forse mi attirerò le antipatie di qualcuno, inserendo questo libro nella categoria dei "non portati a termine" ma correrò questo rischio.

E' un libro piatto, lento, e senz'anima. Nonostante sia raccontato in prima persona non trapela la benché minima emozione, nonostante gli avvenimenti non proprio banali che costellano la vita del protagonista (quanto meno fino alle prime 60 pagine, punto in cui io mi sono arresa ed ho abbandonato la lettura).

Questa categoria si chiama "Arancia vaniglia" in riferimento alla "susina mirabella" dell'Eleganza del riccio - peraltro primo libro finito in questa categoria - ma mi rendo conto che avrei potuto chiamarla "Fattoria virtuale", visto che il confronto che questo libro ha perso è stato proprio contro la mia fattoria virtuale.

Se la sera, dopo aver messo a letto Matilde, io guardo il libro sul comodino e poi guardo il portatile che tengo accanto al letto e - invece di leggere il libro - decido di raccogliere passivamente i pomodori nella mia "Happy farm" e spruzzare insetticida virtuale sui vermetti che infestano le piante di rose, allora è proprio il caso di lasciar perdere la lettura...

Diciamo che non lo faccio con tutti i libri abbandonati, ma questo rientrerà nel gruppo di quelli a cui darò una seconda possibilità, prima o poi.
Credo che la lettura di un libro sia anche fortemente condizionata dallo stato fisico e psichico del lettore nel momento in cui si accosta alla lettura. Forse oggi non è il momento più propizio nella mia vita per leggerlo, ma magari tra qualche anno lo riprenderò in mano e mi piacerà...

Giusto per la cronaca, questi i libri - finora identificati - che avranno una seconda possibilità:
- Il signore degli anelli (interrotto dopo 80 pagine di non capirci nulla)
- Se una notte d'inverno un viaggiatore (iniziato almeno 3 volte e ogni volta portato più avanti rispetto alla volta precedente, ma mai terminato)

Prima o poi...

10 commenti:

Vincyfed ha detto...

Beh, ti arrendi molto presto nella lettura dei libri! 80 pagine per il Signore degli Anelli sono molto poche, l'avventura deve ancora iniziare. Però credo che a Calvino avrebbe fatto segretamente piacere che una Lettrice abbia interrotto la lettura di quel suo romanzo per ben tre volte.
Ciao!

lucyvanpelt78 ha detto...

Secondo me un libro deve conquistare e avvincere il lettore entro le prime 20 - 25 pagine, a prescindere dalla dimensione complessiva del libro. Se devo trascinarmi in una lettura agonizzante per più di una settimana, magari tornando indietro a rileggere perché non ci ho capito nulla, e mi deve venire la tristezza a pensiero di mettermi lì col libro in mano, preferisco arrendermi e rimandare la lettura a momenti più favorevoli.
Leggere controvoglia è qualcosa che si fa a scuola (e anche lì si dovrebbe evitare!).
Leggere un libro dev'essere un piacere, non una tortura...

utente anonimo ha detto...

<<Leggere un libro dev'essere un piacere, non una tortura...>> quoto in pieno ^_^ anche se i due libri a cui vorrai dare magari una seconda chance in futuro io li ho letti entrambi e più di una volta... questione di ''feeling''

lauraricama ha detto...

Sai come la penso sul Signore degli Anelli... L'Ombra del vento nn è certo come il precedente, ma a me è piaciuto molto e l'ho letto in un battibaleno!!!

emilystar ha detto...

noooooooo a me è piaciuto tantissimo....però le prima pagine sono dure, lo ammetto. ma quando ti prendi nn lo molli più

utente anonimo ha detto...

Il signore degli anelli l'ho letto due volte. Tutto. Ammetto che la prima parte è  una palla colossale, alcuni dicono sia essenziale alla comprensione di alcune parti successive del libro. Sarò gnurànta io, ma a me non è sembrato affatto. In ogni caso la seconda volta l'ho riletto perchè la prima mi era piaciuto e volevo cogliere i particolari che mi erano sfuggiti. Per godermelo meglio insomma.
L'ombra del vento pure mi è piaciuto. A volte mi piace uno stile narrativo distaccato, quasi incolore. Mi sembra che avvolga la storia di una nebbiolina malinconica, allo scopo di far percepire appena il pathos nel filo conduttore del racconto.
Ma io non sono tanto normale... mi faccio i film in testa!

A tempi più maturi allora!
Baci
Fede

utente anonimo ha detto...

Ciao Lucy,
concordo con te riguardo l'ombra del vento, ma mi permetto di scagliare una lancia a favore del Signore degli anelli. Ammetto che l'inizio del primo volume (sono tre nell'edizione che ho acquistato, l'edizione in un unico volume non si riesce neppur a tenere in mano, tanto è pesante) sia piuttosto lento e poco chiaro. A meno che non si legga l'antefatto del racconto, che è il romanzo "Lo hobbit", in cui si parla dell'anello e di come sia venuto in mano agli hobbit. Si tratta di una storia destinata ad altro pubblico, quello infantile, piena di avventure raccontate in modo divertente. Se ti piace leggere insieme a Matilde potresti prendere in considerazione l'idea di acquistarlo per lei. Chissà che dopo non ti venga voglia di continuare con il Signore degli anelli. Ad ogni modo Tolkien ha scritto anche altri racconti, tradotti in italiano ma meno conosciuti, che possono piacere a quei bambini che amano storie fantastiche popolate da nanetti, folletti e altri esserini immaginari.
Ciao,
Antonella

moonsweet ha detto...

Ti picchierò con una mazza di ferro rovente con mille chiodi attaccati sopra!!! >.<

No cmq... secondo me sull'ombra del vento hai perfettamente ragione. A me è piaciuto molto perchè la storia mi è molto piaciuta, così come alcune peculiartità della scrittura di Zafon. C'è d dire, però, che anche io ho sentito uesto 'piattume' emozionale, soprattutto nei protagonisti. Non curanti del dolore, indifferenti e sofferenti, non hanno alcun timore nell'intrufolarsi in case abbandonate e tetre. Non un'emozione, non un'esitazione.
Pensandoci, però, è proprio questa la peculiarità dei personaggi: la loro assolutamencanza di eccessivi slanci emozionali. La loro lenta apatia creata da anni di sofferenze ed incomprensioni, di disillusioni.
Proprio per questo ho comprato anche il secondo romanzo di Zafon, Il gioco dell'angelo. Devo dire ch è una banale copia dell'Ombra del vento, solo con personaggi diversi (e nemmeno tutti perchè si cono alcuni che ricorrono anche in questo libro, come Sempere padre e figlio, Isaac del Cimitero dei libri dimenticati). Fumero no, lui non c'è. Ma è sostituito da un'altro ispettore sempre alle calcagna del protagonista.
Quindi in conclusione sono d'accordo con te e sono anche d'accordo nel metterlo nei libri a cui dai una seconda chance. Io lo ho letto tutto al 3° tentativo.

Per quanto riguarda Il Signore degli Anelli in effetti la scrittura di Tolkien è veramente bizzarra e per leggere i suoi romanzi devi davvero concentrarti. pensa che io ho abbandonato il Simarillion proprio per questo motivo. Mi piaceva molto e mi appassionava, ma la trama è così fitta e complessa ed è così necessario conoscerne e capirne ogni dettaglio, che i miei ritmi di lettura non vanno bene. io posso leggere un paio di pagine al giorno, spesso co intervalli di 4/5 giorni.... Ne derivava che da una volta all'altra non riuscivo ad anadare avanti e dovevo tornare indietro per riprendere alcune cose della storia. Risultato? Ho letto una cosa come 10 volte le prime 70/80 pagine poi ho lasciato perdere sperando che prima o poi mi ci potrò dedicare seriamente.

Parliamo ora di "Se una notte d'inverno un viaggiatore"... penso che Calvino abbia dato il meglio il sè in questo romanzo. Non un romanzo, ma ben dieci (se non erro son 10 in tutto) romanzi uno in fila all'altro. 10 storie raccontare, 10 immagini lasciate a metà che ti lasciano sognare ed immaginare come protrebbe finire.
Lo lessi tutto d'un fiato e dovetti restiuirlo perchè mi era stato prestato. Ma separarmene non fu affatto semplice. Solo anni dopo un mio amico me ne regalò una copia... io in città non la trovavo da nessuna parte!

Quindi.... hai fatto bene a metterli nei libri a cui darai una seconda chance, la meritano! :)

utente anonimo ha detto...

Per quanto riguarda Il Signore degli Anelli, sono alla 10a lettura. La prima volta l'ho letto a 14 anni, come compito per l'estate. E fino all'8a lettura facevo fatica ad uscire dalla Contea, poi dopo il Concilio di Elron, ed tutto in discesa; le ultime due volte è stato tutto scorrevole e fluente. Con questo non voglio dire che bisogna leggerlo almeno 8 volte prima di poterlo apprezzare, ma che la prima parte è abbastanza ostica, come ne Il Nome della Rosa.
Sono contenta che tu abbia deciso di dargli una seconda opportunità! ^^
Chiara
http://kitiara.over-blog.com/

utente anonimo ha detto...

lucy sono d'accordo con te con l'ombra del vento..anche io ho fatto fatica a terminarlo...e non capisco il successo mondiale...l'unica cosa buona è che ero da poco tornata da Barcellona e me l'ha ricordata molto...
invece quello di Calvino devi assolutamente leggerlo...è straordinario...è un libro bellissimo il finale l'ho letto e riletto un sacco di volte..è un libro che parla dell'amore per la lettura  quindi una come te non può non leggerlo...mi raccomando fammi una promessa...riprendilo in mano presto..vedrai che non ti pentirai...
luci