08/11/16

Pensa ai soldi

Dopo una mattina di bizze per il nasino chiuso e raffreddato, rifiuto totale della pappa, strilli per il cambio pannolino, un colpo di giocattolo in viso e il secondo rigurgito consecutivo che mi sporca non solo la maglia "da lavoro", ma anche i capelli, esco da quella casa e mi guardo disfatta allo specchio dell'ascensore.
Pensa ai soldi, mi dico. Lo fai per i soldi. Pensa ai soldi.
E domani sarò di nuovo lì, col sorriso sulle labbra e la migliore espressione del surrogato materno che riesco ad offrire ad una povera innocente di sei mesi.

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