Dallo scorso anno partecipo con lezioni di Yoga per bambini e per adolescenti a un progetto gestito da un'altra associazione, molto più grande e "scafata" della mia. Il progetto è mirato per bambini e ragazzi che soffrono di un certo disturbo neuropsicologico molto più diffuso di quel che sembra (ne ho incontrati parecchi nelle scuole, ma anche una bambina che veniva a fare yoga con me agli albori della mia carriera).
Pur non conoscendomi, mi hanno contattata perché probabilmente a Torino sono la più famosa insegnante di yoga per bambini. Non me lo spiego diversamente.
(Sto pensando alla categoria "La scrittrice di fame mondiale"... forse potrei aggiungere a questo blog la categoria "La famosissima e squattrinata insegnante di yoga per bambini", non so...)
Dicevo.
L'associazione che realizza questo progetto è molto più grande, strutturata e "scafata" della mia, quindi organizza un convegno di presentazione dei risultati, visto che i finanziamenti li ha ricevuti dalla Regione, dunque hanno incaricato un'azienda di produzione di contenuti per fare un vero e proprio documentario.
All'interno del documentario ci sarà una rassegna di tutte le attività del progetto, compresi i miei due corsi di yoga per bambini e di yoga per adolescenti.
Quindi oggi pomeriggio è arrivato Manuel, con un casco da moto e uno zaino pieno di strumenti per riprese audio e video, e ci ha filmati. Alla fine mi ha anche intervistata, e mi ha fatto i complimenti perché tra tutti i precedenti sono stata la più sintetica, precisa e centrata nel rispondere alle domande, spiegare cosa faccio e perché e raccontare l'esperienza.
Lo aggiungo al curriculum: se avete bisogno di un testimonial che racconti in un documentario quello che fate, il perché lo fate e alcuni aneddoti interessanti, io sono scritturabile.
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