31/12/09

Spezziamo un'arancia...

...come diceva la mia professoressa di lettere del liceo.
Vorrei dire due parole, a mente fredda, lucida e calma, in favore della futura ex pediatra.

Io ho studiato poco e male in vita mia, specialmente da piccola, ma adesso mi piace documentarmi, capire, imparare, scoprire...
Quando mi interfaccio con un medico, molto probabilmente, faccio antipatia, perché io ho le mie teorie, nonché almeno 4 anni di pratica sul campo.

Una cosa che mi è stata rimproverata dalla dottoressa C. (chiamiamola solo così) è stato quello di non aver portato subito la bambina in ospedale quando è comparso l'esantema, magari la domenica mattina, perché in quel momento sarebbe stato più facile fare una diagnosi.
Io, per evitare di esacerbare un rapporto che avevo già capito che non stava nascendo sotto i migliori auspici, ho risposto semplicemente che visto che la febbre era scomparsa da sola (e visto che documentandomi in giro avevo capito che con ogni probabilità di trattava di Quarta Malattia, ma questo non gliel'ho detto) non ho ritenuto necessario di dover fare uscire di casa una bambina che comunque non stava ancora bene, sotto il remake del diluvio universale, per andarci a fare magari 3 ore di attesa in pronto soccorso in mezzo a bambini malati, tanto sapevo già che l'indomani avrei preso un nuovo pediatra e avrei fatto visitare la bambina.
La febbre alta, infatti, è comparsa, poi, solo nella sera della domenica.

Io non ero (e non sono neanche ora) preoccupata.
Sapevo benissimo che poteva trattarsi di qualunque cosa, di una forma leggera di scarlattina (che è detta - appunto - Quarta Malattia), oppure di una forma virale qualsiasi (la mia dottoressa, anni fa, parlava di generiche "virosi", ossia malattie virali che danno febbre ed esantema e guariscono da sole nel giro di pochi giorni).

Non ho mai messo in dubbio la preparazione della Dottoressa, ma il suo atteggiamento e il suo modo di fare sono stati orribili.
Ha fatto una visita molto accurata, palpando la milza e il fegato della bambina per escludere la possibilità che si trattasse di mononucleosi, ma io non l'avevo mai neanche presa in considerazione questa possibilità, perché la sintomatologia era totalmente differente.

Resto della mia idea: si è trattata di una malattia esantematica virale di numero X, la quattordicesima malattia o la centoventitreesima, poco importa. E dopo si è aggiunta un'altra malattia, che ha reagito subito all'antibiotico ma che niente ha a che vedere con l'esantema.

Quello che mi delude, però, è che sono rimasta della stessa idea di domenica, ossia prima di far vedere la bambina dalla sua nuova futura ex pediatra.

Nel frattempo le puntine sono sulla via della sparizione... insomma, sembra che il peggio sia ormai passato.

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