12/06/10

La presa per i fondelli

Non avrei mai scritto un post come quello di stamattina, se non mi fossi sentita più che sicura.

Arriviamo in ospedale, mi tengono più di un'ora col tracciato: le contrazioni ci sono, sono medie, sono regolari, non sono ancora "da travaglio" ma è evidente che qualcosa sta succedendo. Mi visitano: 1 cm di dilatazione. Ma non mi trattengono: l'ospedale è pieno di partorienti e (peggio ancora, puerpere) in barella che aspettano le dimissioni della mattina per sperare di avere un letto.
Infondo oggi c'è la luna nuova e si sa che non c'è nessuna evidenza scientifica, ma *statisticamente* quando cambia la luna c'è epidemia di parti.

La mia condizione non è ancora tale da giustificare un ricovero in barella in un ospedale pieno.

L'ostetrica mi suggerisce di tornare a casa e ripresentarmi nel pomeriggio, se la situazione dovesse precipitare, ma finché non c'è urgenza non ha senso che io stia lì.
Sono d'accordo e torno a casa.

Ho passato il pomeriggio da mia madre (dove avevamo lasciato Matilde), con le stesse condizioni. Contrazioni poco dolorose, più o meno regolari anche se a distanza di 5-7 minuti l'una dall'altra, perdite del tappo lente ma più evidenti. Insomma, la situazione NON precipita.

Ho deciso di restare a casa e di risparmiarmi la sfacchinata del viaggio sicuramente inutile in ospedale e risparmiare le energie per momenti più opportuni.

Insomma, stamattina alle 6 ero convinta che entro sera avrei sfornato, invece sono ancora qui, povera e pazza, con la pancia che si contrae ritmicamente ma che non ha intenzione di aprirsi.

Credetemi, non mi sono mai sentita così presa per il cuBo in vita mia.

1 commento:

yersiniapestis ha detto...

coraggio, ricordati che anche se non percepiscono cambiamenti ogni contrazione è utile e serve al tuo corpo per preparsi