23/02/18

Giuseppina

"Certo, Lucy, sarebbe utile capire il perché di questo suo comportamento"

Tu lo sai, maledetta psicologa, te lo leggo in faccia. Tu sai perfettamente il perché di questo mio comportamento. E sai anche che, in fondo, io lo so ma non lo ammetto, non lo riconosco, non lo voglio dire. Me lo leggi in faccia.

"Lucy, il suo è un comportamento ben definito, chiaro e ricorrente. In questo contesto specifico, stando a quel che mi racconta, lei si comporta sempre allo stesso modo. Un modo che lei stessa riconosce come "sbagliato", ma che ripete e ripete e ripete. E allora sarebbe importante il perché"

Adesso lo so. E so anche che non posso più negarlo. Devo dirglielo. Devo dirlo ad alta voce. Lo dico.
Lei sorride. Ho indovinato.

"Bene, dottoressa. Anzi male. Malissimo. Che speranze ci sono? Si può guarire? O me lo porterò fino alla morte?"
"Dipenderà da quanto lei vorrà davvero cambiare"

In sole tre sedute con la nuova psicologa ho dato un volto al mio mostro. La ragazza ci sa fare.

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