11/10/20

Quarantadue

 E tredici. Ché a scriverli a lettere sembrano ancora più importanti, ancora più "roboanti".

Oggi compio 42 anni e posso dire che è in assoluto il compleanno a cui sono arrivata con la maggiore distrazione, indifferenza e noncuranza. Ma non perché abbia perso la capacità di festeggiare e apprezzare i festeggiamenti, tutt'altro, bensì perché nelle ultime settimane ho davvero avuto la testa così tanto piena di altre informazioni, nozioni, incombenze, preoccupazioni, problemi da risolvere ecc, che sul serio non c'era spazio per l'entusiasmo della data che si avvicinava. Ci pensava spesso Matilde, che in casa è la più attenta al calendario e alle date, ogni tanto a ricordarmelo, ma nella mia testa l'informazione veniva quasi subito spazzata via da un "Vabbè, c'è ancora una settimana, poi ci penso". Ecco, e questo "poi" è diventato "adesso".

Compio 42 anni, dunque. Ho raccolto una bella percentuale di capelli bianchi di cui vado molto orgogliosa, forse qualche ruga della quale non mi curo proprio (ma sul serio: ce mi fermo a riflettere penso che do molto più peso ai capelli bianchi che alle rughe) e mannaggiallapupazza un chilemmezzo in più ancora ereditato da un'estate di bagordi gastronomici in Sicilia.

In fin dei conti, se penso a quando avevo 24 anni, mi piaccio molto di più adesso, non c'è proprio paragone.

Ma anche rispetto a 13 anni fa, quando ho aperto questo blog, mi piaccio infinitamente di più.


Boh, che dire? Forse è vero che l'erosione è un fenomeno non soltanto fisico ma anche metafisico. Tutti gli ancoli, le spigolosità, le rigidezze del passato si sono smorzate, addolcite, smussate e ammorbidite, e la vera rivelazione è che io, a 24 anni, non mi sarei mai immaginata così come sono adesso, e se fossi, invece, diventata come immaginavo all'epoca, non mi piacerei come invece mi piaccio oggi.

Beh, questo è quanto. Tanti auguri a me, tanti auguri al blog e tanti auguri a chi continua imperterrito a seguire la mia vita su questo canale. <3

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