Per un paio d'anni dopo essermi trasferita a Torino ho continuato ad andare sempre da lei, a Bagheria, perché prima del covid riuscivamo a tornare giù abbastanza spesso e mi faceva piacere mantenere con lei il rapporto personale e professionale. Come sempre, per fare una ceretta, ci metteva 60-75 minuti. Perché il tempo di scioglimento della cera è quello che è, ma lei lavorava molto "alla bagherese": con calma, con le chiacchiere, le confidenze, il dibattito anche su argomenti di un certo peso - e non sono sarcastica - perché la relazione con la cliente va creata e nutrita. Insomma, quando andavo da lei sapevo benissimo che era mezzo pomeriggio.
Poi la pandemia, non siamo più scese per più di 6 mesi consecutivi e, subito dopo, con la mia situazione lavorativa non riuscivo più a garantire un viaggio ogni 6-8 settimane, per cui mi sono trovata anche un'estetista a Torino.
Brava, simpatica e onesta esattamente come di cui sopra. Originaria della Puglia, ma ormai da sufficiente tempo al nord tale da averne assimilato l'ottimizzazione dei tempi.
Ricordo lo shock la prima volta che sono andata, a constatare che mi aveva fatto la ceretta in 45 minuti. Assurdo. Che ci facevo, adesso, con quel tempo libero?
Per almeno 5 anni è stata la mia estetista, e quindi anche quella delle mie figlie.
Poi ho cambiato casa, da Torino ovest mi sono trasferita a Torino Nord e, se l'estetista che si trovava a Torino sud-ovest valeva ancora la pena il viaggio, dalla casa nuova proprio no. Ci sono andata una volta: 1 ora per andare, 45 minuti di ceretta, 1 ora per tornare.
No, con tutto l'affetto e la stima del mondo, no.
Mi sono trovata un'estetista brava, simpatica e onesta sempre in quel modo che ormai sappiamo bene a meno di 1 km da casa. Del nord in tutti i sensi: ceretta completa in 40 minuti. E' diventata la nostra nuova estetista, mia e delle ragazze.
Ma il mese di luglio, per me, è sempre un mese complicato perché lavorando al centro estivo sono occupata tutti i giorni tutto il giorno, e avendo il fidanzato fuori dalle mura domestiche (dovendo quindi cercare anche di incastrare i nostri incontri senza poterci affidare al senso di sicurezza del "tanto non si scappa" che dà la convivenza) è stato impossibile prendere appuntamento con lei prima di partire per le vacanze in Sicilia.
Quindi l'idea geniale! Ricontatto l'estetista di Bagheria.
Baci, abbracci, come stai e sei sempre uguale, ma quanto è cresciuta tua figlia, ma pure la tua ormai è una donna ecc.
Ieri pomeriggio, quindi, ho trascorso l'intero pomeriggio a riassaporare la lentezza del gesto, la calma che tanto che altro hai da fare? Lo scambio di confidenze, aggiornamenti sulle reciproche vite, pettegolezzi e condivisione di punti di vista.
Magari non sempre, però ho pensato che ogni estate potrei pure pensare di tornarci dall'estetista Diggiù. Che sì, l'efficienza, ma è anche piacevole farsi fare una ceretta e scoprire che alla fine è passata un'ora e mezza.
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