08/01/18

Rientro

Tante cose potrei raccontare di queste due settimane di vacanze, nuove e totalmente inedite nel loro simboleggiare il cruciale momento del vero e inequivocabile ingresso nel mondo dei fuori sede. Tuttavia, se mi si chiedesse di definirle con un solo aneddoto, di eleggere un unico evento come summa, compendio, quintessenza degli scorsi giorni, io parlerei di quello strano momento in cui, proprio in procinto di ritornare, con la macchina ferma in fila per imbarcarci sulla nave per Genova, mio fratello ed io abbiamo parlato di educazione dei figli ed emozioni che la riguardano. Ma, ancora, il vero distillato di queste vacanze è stato lo strano e fugace silenzio attonito che ho sentito dentro la mia testa, dopo aver detto "Sai, noi genitori...".
Ecco.
Quel "noi genitori", dove "Noi" eravamo mio fratello ed io, gli stessi che fino a ieri facevano il wrestling sul letto matrimoniale dei nostri genitori, che siamo stati reciprocamente capaci di dirci e darci il meglio e il peggio della nostra giovinezza, che potremmo raccontare cose, l'uno dell'altro, da fare venire i brividi a chi ci ha conosciuto già adulti, ecco.
Fine del tema su cosa mi ha colpito di più delle scorse vacanze.

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