04/10/19

La rapitrice di bambini

"Vieni, Bambino, è arrivata la tata"
"Io non voglio"
"Bambino, dai, vieni, andiamo a casa"
"No!"
"Dai, Bambino, è arrivata la tata"
"No, io non voglio andare!"
"Bambino, amore... Devo anche prendere Bambina che sta aspettando nella sua classe... Forza, esci da lì e andiamo"
"Io non voglio andare, io voglio restare con la maestra!"

Segue azione di forza. 
La tata veste la divisa dei NOCS, entra in classe andando in deroga al regolamento, si infila sotto il tavolo da pollicino sotto il quale si è rifugiato quel disgraziato in miniatura, lo tira fuori e lo porta via mentre lui si aggrappa agli abiti della maestra continuando a dire he non vuole andare, e la maestra sorride rassicurante agli altri adulti, tranquillizzandoli sul fatto che quello a cui stanno assistendo non è un rapimento.

In corridoio, davanti agli armadietti per il cambio delle scarpe.
"Bambino, ma che modo è? Perché ti sei messo a fare storie?!"
Lui ride: "Ti ho fatto uno scherzo"

Io non sono la madre. Per quanto le maestre abbiano la copia dei miei documenti, la delega firmata e controfirmata, mi abbiano conosciuta perché la madre mi ha presentato a loro come la tata che sarebbe andata a prendere tutti i pomeriggi i Bambini, abbiano visto quasi tutti i giorni i Bambini corrermi incontro felici che ero andata a prenderli, io non sono la madre. E, nonostante tutto, mi sono sentita come se davvero li stessi rapendo.

2 commenti:

Trasparelena ha detto...

A me sembra una cosa bellissima che a tre anni Bambino abbia un rapporto così di confidenza con te da farti uno scherzo del genere
Però capisco che tu ti sia sentita a disagio.....

Lucy ha detto...

A me sembra che mi stiano accorciando l'aspettativa di vita, aggiunta al lavoro meticoloso che stanno già facendo in proposito le mie figlie... :-D