11/08/09

Per la serie: stare in ansia è sbagliato ma il più delle volte ci si azzecca!

Stamattina mi telefona mia madre: stanno andando al mare e vuole sapere se vogliamo andare anche noi con loro. Io ho delle cose da spedire, ma in fin dei conti mi lascio convincere a portare solo Matilde.
Così armata di costumino, braccioli e cappellino, Matilde è andata coi miei genitori ed i miei fratelli mentre io sono andata alla posta. Quando l'ho accompagnata alla macchina dei miei, mio padre mi chiede di telefonare ai miei fratelli, che erano ancora a casa, e dire loro di prendere il suo telefonino, perché l'aveva dimenticato a casa.
Mentre mia madre armeggiava con la cintura per Matilde, io sono risalita a casa a prendere il mio telefonino, ma neanche il tempo di tornare giù che la macchina se n'era già andata. E allora un pensiero mi si forma istantaneo in mente: non le ho nemmeno dato un bacio.

Pazienza, mentre vado alla posta telefono ai miei fratelli che, però, non erano già più a casa... quindi niente da fare, i miei genitori erano entrambi senza un telefonino, ma tanto che può succedere? Ecco... Che può succedere.....?

Torno a casa verso le 11 e mi premuro di telefonare a mio fratello, che aveva raggiunto i miei al mare, per sapere come andava e quando pensavano di tornare. Lui mi risponde che i miei se n'erano già andati da qualche minuto perché ormai il sole era troppo caldo per la bambina: si sarebbero fermati in una gelateria a fare merenda e poi sarebbero andati a casa dove mi avrebbero aspettato per il pranzo. Benissimo. Perfetto.

Ma poco prima di mezzogiorno mi telefona mio fratello e mi chiede se ho notizie dei nostri genitori, perché lui è appena riantrato a casa e non ha trovato nessuno.

In quell'attimo credo che si sia annullato tutto l'effetto della colorazione che ho fatto qualche giorno fa e mi si siano nuovamente sbiancati i capelli.
Per prima cosa mi torna alla mente quella brutta sensazione della mattina: non le ho neanche dato un bacio.
Mi dico che probabilmente avranno perso tempo in gelateria... insomma, con mio fratello restiamo che ci risentiamo appena arrivano.

Alle 13 gli telefono e gli chiedo se sono tornati. Lui risponde di no e a quel punto scatta il panico. Sono andati al mare a circa 15 km da casa non è possibile che ci vogliano 2 ore per tornare!
Mio fratello mi dice di aver fatto l'autostrada di ritorno e di non averli visti fermi per qualche problema, ma la gelateria dove sicuramente avevano intenzione di fare la sosta si trova sulla statale, quindi gli dico che scendo subito, mi faccio la statale fino all'accesso al mare e speriamo bene.

Credo di non aver mai guidato così pericolosamente in vita mia.
Mi sentivo la mente offuscata, quella macchina che spariva inghiottita dalla curva della strada e quella frase, non le ho nenache dato un bacio, mi facevano tremare le mani, ma mi ripetevo che non poteva essere successo niente di grave, perché di solito le brutte notizie arrivano sempre in fretta.
Fregandomene del limite di velocità e sfrecciando a 80 km/h dove il limite è 50, raggiungo in fretta la porzione di statale che ha tutti gli accessi al mare... niente, non c'è nessuna macchina ferma sul ciglio della strada, nè li vedo venirmi incontro sull'altra corsia. Arrivo alla zona dove sono stati al mare e ritelefono a mio fratello: sulla statale non ci sono. Fortunatamente non ho neanche incontrato vetri rotti o altre evidenti tracce di incidente, perché credo che sarei morta all'istante. Allora mio fratello si rimette in macchina e decide di rifare di nuovo il pezzo di autostrada, sia all'andata che al ritorno, mentre io proseguo oltre sulla statale nel caso in cui i miei avessero deciso di portare Matilde alla villa comunale di una cittadina poco distante.
Non faccio in tempo a rimettere in moto che mi telefona mio fratello e mi dice di averli appena incrociati per strada, mentre tornavano a casa. Riprendo a respirare, faccio inversione e torno anche io.

In pratica avevano bucato, si erano spinti fino al gommista di un paese sulla statale e si erano fermati l' aspettando che riparasse la gomma. Il bello è che mi hanno anche visto passare, ma io correvo troppo veloce e non ci pensavo proprio che potessero essere lì, loro erano dentro l'officina e quando sono passata lì davanti non hanno fatto in tempo a farsi vedere o a farmi un segnale qualsiasi.

Insomma, alla fine è andata bene, ma che cavolo! Misi è appassito un quarto di cuore!

2 commenti:

utente anonimo ha detto...

min... mi è venuta la tachicardia solo a leggerlo...!!!! Un abbraccio, D.

utente anonimo ha detto...

Purtroppo la vita è fatta anche di queste ansie! Ma il più delle volte i ritardi sono spiegabilissimi, come in questo caso. Per quella che è la mia esperienza, ho notato che le brutte notizie, purtroppo, arrivano in fretta e quindi ho fatto mio il proverbio "niune nuove, buone nuove"...

Ciao, Antonella