01/08/09

Viaggio Distruzione: varcare le Alpi francesi

In fin dei conti, Torino è ad un soffio dalla Francia. Sabato mattina ci siamo messi in macchina e abbiamo passato il valico del Moncenisio, inizialmente illusi di poter arrivare fino a Grenoble. Il problema è che, essendo tutti e tre animali marini, non abbiamo la minima idea di cosa possano significare 150 chilometri di tornanti alpini... Perché naturalmente abbiamo fatto la statale, che almeno ci fermavamo ogni volta che avevamo voglia, e abbiamo potuto godere di paesaggi meravigliosi che finora avevo solo visto in fotografia. Alle 17 eravamo ancora a 90 km da Grenoble, quindi abbiamo optato per il ritorno verso casa, siamo scesi a Briancon e poi siamo tornati a Torino dal valico del Monginevro.

Ma procediamo con ordine.

La prima tappa-spuntino l'abbiamo fatta, verso mezzogiorno, a Lanslebourg, ridente cittadina di 200 abitanti, con un supermercato dove non danno i sacchetti, bensì le cassette della frutta e dove hanno una strana idea sulle insegne dei negozi per alpinisti...!


Al supermercato abbiamo comprato le cipster, che lì si chiamano petales (petali), ma sono uguali, del prosciutto cotto e uno schifosissimo succo di arancia e banana che, tuttavia, era l'accostamento meno strambo disponibile.
Io ho sfoggiato il mio superbo francese in una boulangerie, da dove sono uscita, trionfante, sbandierando una straordinaria baguette. Ci siamo seduti sull'argine del fiume Arc, coi piedi a penzoloni, e abbiamo mangiato; quindi abbiamo ripreso l'arrampicata...

Affascinati dai paesaggi, meravigliati dalla vista dei ghiacciati e deliziati dal freddo, abbiamo scorto, subito dopo Valloire, un torrente che era troppo vicino alla strada per non meritare una sosta. Come Heidi, ci siamo scapicollati a correre sul prato, per raggiungere il corso d'acqua, ci siamo fotografati, abbiamo toccato l'acqua scoprendola ghiacciata: io mi sono tolta le scarpe e le calze e mi sono messa coi piedi ammollo, ma quell'acqua fredda, limpida era troppo invitante...


E quindi i tre fratelli si sono inginocchiati tutti e tre lungo la riva per bere direttamente dal torrente, come le mucche!
Vado contro il mio principio di non mostrare immagini di me su questo blog: non potevo non farvi vedere la prova fotografica!

Dopo esserci dissetati (scopro solo adesso che il torrente in questione è il Valloirette) ci siamo rimessi in marcia fino al bivio Grenoble-Briancon e abbiamo scelto la seconda! :-D

Non so se si distingue bene in foto, ma il ghiacciaio in alto al centro si sta praticamente "tuffando" giù dalla montagna: si vede l'ombra che proietta sotto di se... spettacolo mai nemmeno immaginato!!

Giunti a Briancon... il secondo negozio della stradina principale è una merceria! I miei fratelli hanno dovuto trascinarmi via a forza, ma alla fine sono riuscita a scappare ed entrare... ho fatto un giro e poi sono fuggita io da sola dopo aver visto i prezzi!!
Ma non potevo uscire senza una sciocchezzuola, sarebbe stato contro ogni mio principio, e allora ho comprato una mattonellina di aida lurex gold, ad un prezzo esorbitante in proporzione alle dimensioni, ma almeno ho speso solo 5 euro e posso dire di aver fatto acquisti in una vera merceria francese! :-D
E poi c'è la storia della rivista................................................

"Excusez-moi, avez-vous dés magazines de point de croix?"
"Oui, bien sure!"

E il tizio mi mette in mano questo

Io intendevo dire "Generiche riviste di punto croce" e invece ho indovinato con precisione titolo e sottotitolo! :-D

Dopo esserci rifocillati con una crepe au fromage et jambon (buonerrima!), abbiamo fatto strada verso Torino, e siccome dopo esserci arrampicati fino a 2500 metri, la salita verso Superga ci è sembrata poco più che uno scivoletto da passo carrabile...


Ed ecco Torino vista da lassù, e il punto dove lo Stura di Lanzo affluisce nel Po.

Dopo di che ce ne siamo tornati a casa e siamo letteralmente crollati dal sonno!

3 commenti:

utente anonimo ha detto...

Ho passato la serata a leggere il tuo blog. Mi sono divertita, come ci si diverte a leggere un buon libro, solo che è vita vera, la tua.

Bella Torino? Io ci vivo, insomma, lì nei dintorni (e il negozio caro di Briancon è bellissimo ... caro come il fuoco, ma bello da perdersi).

Ciao.

Py

utente anonimo ha detto...

Che meraviglia! I tuoi racconti sono molto chiari e in questo caso ti fanno uscire fuori la tua gioia infantile......

utente anonimo ha detto...

Quella del commento precedente sono io.......Katya ..ma quando imparerò?