28/10/08

Il sacchetto dell'orrore

Apre il sacchetto e un brulichio di vita la colpisce con tutto il suo orrore, scuotendole la pelle con brividi che si arrampicano su per le sue braccia fino alle spalle e al collo, per giungere ai capelli e farli drizzare.

Le risuona nelle orecchie la voce di suo padre: "Qualcuno è un po' aperto ma non ancora assaltato dalle formiche"
Evidentemente le formiche si erano ben nascoste tra le pieghe della scorza.

Quell'albero di melograni è il suo albero preferito. Ama i suoi colori, le foglie verdissime e i fiori "vermigli", come disse il poeta. Quando i frutti, poi, sono ben maturi, racchiudono sulla loro piccola superficie tutte le sfumature di colore che le ricordano l'autunno.
E' molto affezionata a quell'albero, il cui unico difetto è un fomicaio tra le radici. Un formicaio di dimensioni enormi, che ha il suo supermercato proprio tra i rami del melograno.

Ogni anno è una lotta, è una corsa contro il tempo per strappare di bocca alle formiche i melograni maturi dei rami bassi.
Ogni anno non ci riesce. Mai del tutto. Ce n'è sempre uno, che sembra integro o solo un po' screpolato in superficie, ripieno di formiche nascoste, acquattate, in attesa.... come un vegetale cavallo di Troia che va a finire nel sacchetto insieme agli altri melograni. E le formiche aspettano che il sacchetto venga ben chiuso, prima di uscire allo scoperto e lanciarsi all'assalto, alla colonizzazione degli altri frutti ancora intatti.

Ma non sanno, le formiche, che ogni anno quel sacchetto arriva in una casa, nella casa di una giovane donna che ha molto rispetto per gli insetti che si trovano nel loro habitat, ma è altrettanto spietata con quegli ignari che si intrufolano nel *suo*.

Scoprire le corse frenetiche delle formiche all'interno di quel sacchetto, è sempre una visione terribile per lei, nonostante se l'aspetti, nonostante, ogni anno, capiti sempre uguale.

E così, come ogni anno, l'assalto delle formiche ai melograni finisce nel lavello della cucina. Le truppe vengono disperse dal flusso dell'acqua corrente. I piccoli soldatini dalla testa rossa provano a nuotare, a salvarsi, a raggiungere il bordo della vasca, ma invano. La giovane donna non ha pietà di loro, e quando l'acqua li sommerge completamente e le forze li stanno abbandonando, sentono esser preda di una corrente vorticosa, che facendo loro girare un po' la testa, li trascina giù, dentro un buco buio.
La luce non si accederà mai più, per loro, e mai scopriranno di essere arrivati fino al mare.

La giovane donna ripulisce tutto con cura. "Questa è casa mia - pensa - dovevate restarvene nel vostro albero, invece di invadere il mio territorio"

8 commenti:

giogio72 ha detto...

huuu... povere formichine, me le sono immaginate stile "z la formica", e le ho viste ben bene una ad una nel tuo racconto...

nonostante questo anche le sventurate che passano nel Mio territtorio fanno una brutta fine.

ciao giogio

utente anonimo ha detto...

mi hai fatto venire l'angoscia mi sento sempre più formica

OrkaLoca ha detto...

Ma sei pazza? guarda che le formiche che sopravvivono poi arrivano nelle fogne, si nutrono di rifiuti radioattivi (che ci sono in ogni fogna rispettabile) e diventano mutanti e giganti, alte come palazzi di 4 piani!!!

Ecco vado a prepararmi per l'assalto delle super formiche.

:p

tarta1 ha detto...

mi hanno appena regalato un sacchetto .......... guardo dentro e ci sono 4 melograni ..... rido ...

ma poi ..........

beh! sto controllando se ci sono formiche!!

utente anonimo ha detto...

ora che ci penso ho lasciato un melograno nella fruttiera... stasera me lo pappo alla faccia delle formiche!!!!!! hihihihihihi


Marica

moonsweet ha detto...

ecco perchè l'altro giorno in tv hanno parlato di una marea di formiche morte che hanno sporcato le coste....


assassina!!!



(hai fatto bene, avrrei fatto la stessa identica cosa!!)

utente anonimo ha detto...

gnhem... mai pensato di sterminare il formicaio? In agraria c'è una polverina tipo borotalco che ha del miracoloso... io ci ho salvato mezzo giardino!

Dimmi la verità: è che ti diverte troppo trucidare i poveri insettini giù per lo scarico...

fede

lucyvanpelt78 ha detto...

No, più che altro mi sembra cattivo sterminarli lì a casa loro e nel loro territorio... insomma, è campagna ed è casa loro.... sono io che sono un'ospite in mezzo alla terra.... ma quando vengono loro a fare i clandestini a casa *mia* è tutto diverso...